Anche quest’anno l’Istituto Svizzero celebra il solstizio d’inverno attraverso una programmazione diperformance e live-set a Palermo, Milano e Roma.
Il giorno più corto dell’anno: il solstizio d’inverno è, per convenzione, il momento al quale corrisponde, a causa della posizione che il Sole ha rispetto all’equatore, la notte più lunga e il giorno più breve.
Un evento astronomico ricco di significati simbolici – a volte anche controversi – che veniva festeggiato in antichità dalle popolazioni pagane prima dell’avvento del Cristianesimo: i Romani festeggiavano Sol Invictus, gli Egizi la nascita di Horus, i Greci veneravano Helios. Dopo la prevalenza delle ore di buio invernali, il Sole sembrava rinascere e diventava appunto invincibile (dal latino Sol Invictus).
Un momento dell’anno che, ancestralmente, segna il passaggio dalle tenebre alla luce. Ed è proprio alla ricerca della luce, del divino che è nell’aria, del mito e della bellezza della natura che l’Istituto Svizzero dedica queste tre serate di movimento e sperimentazione sonora.
Cibo e bevande potranno essere acquistati sul posto.
A cura di Gioia Dal Molin.
Le serate sono organizzate in collaborazione con Fondazione Sant’Elia Palermo, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, MACRO—Museum of Contemporary Art of Rome
14.12.2023
H20:30-24:00
Loggiato di San Bartolomeo, via Vittorio Emanuele 25,
Ingresso gratuito, senza registrazione
Performance di: Julie Monot & Léonore Brunner, Tiran Willemse
Live set: knarzy